Per il Ministero dell’interno sarebbero sempre possibili spostamenti dei genitori separati o divorziati
Per i figli i cui genitori separati vivono in Comuni diversi, la situazione non è chiarissima: per loro a prima vista sembrerebbe valere il nuovo decreto presidenziale che impedisce gli spostamenti da Comune a Comune.
Il Ministero dell’Interno, con la circolare del 24 marzo 2020, ha precisato che il secondo provvedimento del Governo “persegue la finalità di scongiurare spostamenti in ambito nazionale” a seguito della sospensione delle attività produttive. Si è voluto evitare il ripetersi degli assalti ai treni e ai traghetti lungo la direttrice Nord-Sud con inevitabile aumento dei rischi di contagio. Per il Ministero dell’Interno rimangono dunque possibili gli spostamenti per ragioni di necessità che rivestono carattere di quotidianità o comunque siano effettuati per brevi distanze. In essi dovrebbero dunque rientrare quelli fatti dal genitore separato o divorziato per andare a prendere o riportare il figlio.
D’altra parte sarebbe assurdo discriminare tra figli i cui genitori separati o divorziati sono nello stesso Comune (che possono frequentare entrambi i genitori) e figli di genitori separati abitanti in comuni diversi (che non possono farlo).
Studio legale Avvocato Massimo Ornato