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Genitori separati: chi decide se vaccinare i figli?

Genitori separati: chi decide se vaccinare i figli ?

Tra i contrasti che dividono le coppie separate o divorziate, uno dei più accesi è quello delle cure mediche e degli altri trattamenti sanitari cui sottoporre i figli. La diversità di vedute su questo delicato tema può essere profonda, e allora le parti che si separano e che non riescono a trovare una soluzione autonomamente e di comune accordo sono costrette a rivolgersi al giudice. Uno dei più frequenti motivi di lite riguarda le vaccinazioni previste per i bambini: come noto , i ragazzi che hanno compiuto 12 anni di età possono vaccinarsi contro il Covid.
Se quindi i genitori separati hanno posizioni inconciliabili sulle scelte da assumere riguardo alla salute dei loro figli come la sottoposizione a determinati vaccini, la decisione è rimessa al giudice, al quale ciascuno dei due genitori separati o divorziati può ricorrere, con l’assistenza del proprio avvocato, per richiedere l’emissione di un provvedimento finalizzato alla risoluzione della controversia che riguarda l’esercizio della responsabilità genitoriale spettante ad entrambi.

Il procedimento è abbastanza veloce: infatti il Tribunale, a seguito del ricorso, convoca la coppia separata o divorziata e adotta i provvedimenti opportuni. Prima di decidere, il giudice ascolta il minore per acquisire il suo parere: viene disposta la sua audizione, che è obbligatoria se ha compiuto 12 anni ed è facoltativa se è di età inferiore ma capace di discernimento. Quanto alle modalità esecutive della decisione adottata, il giudice, se il dissidio tra i genitori separati permane, attribuisce il potere di attuarla a quello dei due genitori che ritiene più adatto e capace di perseguire l’interesse del figlio. In concreto, potrà autorizzare un genitore già separato o divorziato a vaccinare il figlio nonostante il dissenso dell’altro genitore. Ne deriva che il giudice può disporre la vaccinazione dei figli anche contro la volontà di un genitore, se l’altro ha agito in giudizio per richiederla. Una recente pronuncia del tribunale di Milano ha autorizzato un padre separato a provvedere, senza il consenso della madre, che si era opposta in quanto dichiaratamente no vax – a vaccinare la figlia minorenne, di 11 anni di età, sottoponendola a tutte le vaccinazioni obbligatorie previste per i bambini ed anche a quelle raccomandate. In più, i giudici milanesi hanno autorizzato il padre separato a sottoporre la bambina al test diagnostico Covid tutte le volte che lo riterrà necessario e, non appena avrà compiuto i 12 anni, a valutare in autonomia – anche in questo caso senza l’intervento della madre – l’opportunità di farla vaccinare contro il Covid-19.

Si tenga altresì presente che, in determinate circostanze, un minorenne può vaccinarsi contro la volontà dei genitori, come è avvenuto in un altro recente caso deciso dal tribunale di Monza riguardante una ragazza quindicenne che voleva vaccinarsi contro il Covid ma il padre separato non era disposto a rilasciare l’autorizzazione. La legge e la giurisprudenza impongono, in questi casi, di tenere conto della volontà dell’adolescente e di rispettarla, tanto più quando essa è manifestata in modo consapevole e ben informato sul rapporto tra vantaggi e rischi del vaccino. Il punto di riferimento è la salute del minorenne. Si tiene conto che la mancanza di copertura vaccinale comporterebbe non soltanto un concreto rischio di contrarre la malattia, ma anche pregiudizievoli limitazioni alla sua vita di relazione nei più svariati ambiti, e in particolare la frequentazione della scuola, la pratica di attività sportive e i rapporti con gli amici.

Se sei separato/a e devi vaccinare tuo figlio e il tuo ex non vuole, chiamaci e provvederemo subito a presentare una domanda al Giudice per ottenere l’autorizzazione. In tempi brevi il Giudice deciderà. La maggior parte delle pronunce dei Tribunali autorizzano il vaccino contro Covid 19 su minori anche se uno dei genitori non vuole.

 

Studio legale Avvocato Massimo Ornato