Bonus prima casa per il coniuge separato che acquista un nuovo immobile?
Quando il giudice della separazione assegna la casa familiare ad uno degli ex coniugi, occorre chiedersi se l’altro ha diritto all’agevolazione prima casa per acquistare un nuovo immobile dove andare a vivere.
Parte della giurisprudenza risponde in senso positivo: una recente sentenza del 2021 della Commissione Tributaria Regionale del Lazio ha ammesso al beneficio un coniuge separato che aveva perso la disponibilità dell’abitazione principale proprio perché essa in sede di separazione era stata assegnata all’altro coniuge. Per i giudici, il provvedimento di assegnazione ha effetti sia materiali sia giuridici: infatti uno dei coniugi separati non può più usufruire per le proprie esigenze abitative di quell’immobile che aveva acquistato insieme all’ex coniuge con le agevolazioni prima casa e ciò prima del sopravvenire della crisi coniugale poi sfociata nella separazione.
La posizione oggi espressa dai giudici laziali corrisponde a quanto aveva già affermato la Corte di Cassazione secondo cui il prepossesso della casa familiare non impedisce al coniuge separato il successivo acquisto di un altro immobile ad uso abitativo: bisogna rammentare infatti che con l’assegnazione della casa di abitazione coniugale stabilita con il provvedimento della separazione, l’assegnatario diviene titolare di un mero diritto personale di godimento, e non di un diritto reale, sull’immobile, ma nonostante ciò il coniuge separato non assegnatario rispetta i requisiti per accedere alle agevolazioni prima casa, non risultando titolare di un’altra casa idonea a soddisfare le sue esigenze abitative. Ed è questo ciò che conta al di là della comproprietà ormai rimasta solo formale, mentre il diritto di abitarci in sede di separazione è stato attribuito esclusivamente all’altro ex coniuge.
L’Agenzia delle Entrate però non ha recepito queste posizioni giurisprudenziali di apertura e tuttora ritiene non spettanti le agevolazioni prima casa al coniuge separato non assegnatario della casa coniugale che compra altra casa dove andare a vivere. Perciò, se l’ex coniuge separato o divorziato ne fruisce, dichiarando nell’atto notarile di acquisto di essere in possesso dei requisiti, molto probabilmente l’Amministrazione finanziaria recupererà le imposte ed applicherà le sanzioni; allora, occorrerà opporsi proponendo ricorso al giudice tributario avverso l’atto impositivo entro 60 giorni dalla sua ricezione.
Se hai ricevuto l’avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate chiamaci ora e fisseremo subito e senza impegno un appuntamento, anche se vorrai in video call, al fine di offrirti la migliore soluzione.
Studio legale Avvocato Massimo Ornato